bookmark_borderPosti ricorrenti per andare a mangiare

È abbastanza divertente fare una lista di posti ricorrenti in cui andare a mangiare, della quale si accennava qui anche per evitare forme di “clientelismo”, nel senso stretto del termine.

Gli altri vantaggi sono che si variano di più i posti e le cose che si mangiano, e si tiene più in generale sotto controllo la spesa per i pasti esterni.

Io ho diviso la lista in colazioni, pranzi e cene, gelati e dolci, e per ciascuna categoria gli intervalli sono settimanali. Un posto può anche appartenere a più categorie, ma deve avere una media di intervallo superiore alle 3 settimane. Nessun posto nella stessa categoria può avere lo stesso intervallo di un altro, quindi la lista prevede una gerarchia e dei tempi diversi, che vanno da 2 settimane a 10 settimane.

Se in un posto non ci si va da moltissimo tempo, e aggiungendo i giorni questi arrivano a più di una settimana dal giorno in cui ci si è andati, quel posto viene automaticamente calamitato a una settimana prima del giorno in cui ci si è andati.

Buona parte del divertimento è ovviamente aggiornare la lista, o guardarla aspettando che arrivi il giorno in cui si può finalmente rimangiare quel gelato, o quella piadina. Tutti i posti sono comunque strettamente selezionati, tanto che neanche si arriva a riempire tutti gli spazi liberi: devono fare lo scontrino, non avere il sospetto di infiltrazioni criminali ed essere simpatici.

bookmark_borderAlbum fotografico minimo

Non c'è più il Castello da 30.000 euro (venduto?), in compenso c'è questo da 6.000, che non è neanche quello del parco
La vita qui: la fermata dell'autobus per andare al lavoro

 

Un lago che in alternativa si può attraversare per andare a prendere il treno che porta al parco, o al centro commerciale

 

L'ho fatto solo una volta. Notare anche il prezzo

 

Casa mia per due settimane (solo una finestra)

 

Duffy

 

Big Thunder Mountain

 

La nuova attrazione che aprirà questa estate: Ratatouille: l'aventure totalement toquée de Rémy. Che tutti chiametanno Ratatouille

 

Il Castello dentro non è granché, ma vale la pena salire al primo piano per un panorama su Fantasyland

 

Un uccello su Orbitron

 

City Hall e Storybook Store

 

Slogan stupidi anche lì

 

Per chi si fosse trasferito da Parigi e avesse nostalgia delle sue architetture, il centro commerciale è il posto che fa per lui

 

Il negozio Lego (nel Village, nel parco non ci sono o quasi cose "reali"), pare il più grande d'Europa

 

Secondo me i mattoncini sono solo in un livello superficiale rispetto a una struttura esistente

 

Pezzi acquistabili al chilo, cioè in base a vaschette di due dimensioni

 

bookmark_borderCose nuove imparate in francese

Belle et le clochard è Lilli è il vagabondo (“tutte le ragazze si chiamano Belle”, cit.).

“Ciuccio” si dice tétine, ma ora scopro che il doudou è un’altra cosa, e allora potrei aver detto che non avevamo un doudou pensando che invece fosse un ciuccio.

Per il resto altre piccole cose, tipo sac à dos che è “zaino” (lett. “borsa sulla schiena”, ma la prima volta che qualcuno l’ha detto pensavo fosse un sac cadeau, cioè un’ipotetica borsa regalo) o gobelet (credo) che è “bicchiere di plastica”, più altre altre conferme, anche se mi sembra che in ogni negozio e in ogni periodo ci siano modi di dire diversi. Qui ad esempio si usava poco l’hop e il tac di abilità, che poi corrisponde all'”italiano” voila, che curiosamente lì praticamente non esiste.

Ho scoperto poi di questo monsieur-dame, che mi piace molto e può essere usato quando c’è ua coppia di interlocutori, anche se credo venga usato anche se c’è una persona sola.

Le abbreviazioni vanno sempre forte. Tra queste, oltre à tout [à l’heure] e bon app[etit] la novità di quest’anno è stata impecc[able].

Cose più culturali: i contatti fisici sono assolutamente banditi. Non esiste salutarsi dandoci due baci, né tra un uomo e una donna né figuriamoci tra due uomini, ma quello si fa in effetti solo in Italia. Al massimo ci si può dare la mano, nel senso proprio di stringersi la mano, senza sporgerla troppo rispetto al proprio corpo ed eventualmente dicendo [tu es] en forme? (“sei in forma?”). Questo comunque tra uomini, tra uomini e donne neanche quello, non ci si può toccare e basta.