bookmark_borderIl peggior logo di sempre

Sarà quello che uscirà dal questo concorso. Noi in Italia abbiamo, come dire, una certa tradizione.

Invece parlando di loghi belli, per rifarsi un po’ gli occhi, questo sito ne raccoglie moltissimi, soprattutto olimpici (il migliore di sempre: Torino 2006), compresi quelli delle città candidate che poi non hanno ospitato i giochi.

bookmark_borderBattute

Mi piace la satira, come più in generale la comicità e l’idea di far ridere, anche da un punto di vista tecnico. Sulla questione dei “limiti” della satira metto “limiti” tra virgolette perché cerco di pormi al di là dell’idea che dei limiti ci debbano essere o non essere (sono agnostico): se qualcosa fa ridere, ben venga, non vedo il nesso con il “rispetto” (se si ride non si è rispettosi? Perché?).

Non so perché però spesso molte battute politiche non mi piacciono molto, forse sono intrinsecamente banali nell’oggetto, nel far leva anche sull’indignazione e nel non inventare granché di nuovo, anche se chiaramente ce ne sono pure di notevoli. Quasi sempre, però, preferisco quelle più generiche e un po’ nonsense, che buttano nella mischia anche un elemento del tutto nuovo.

Ad esempio considero un capolavoro questa comparsa sull’ultimo Spinoza:

115 anni fa venivano scoperti i raggi x. Sarebbe anche ora di dargli un nome.

Fa il paio, come genere, con un’altra anche comparsa su Spinoza tempo fa, e che mi torna sempre in mente:

Austria, condannato all’ergastolo Joseph Fritzl. Respinta la richiesta dei domiciliari.

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barcelona-papa

Mi trovo per puro caso a Barcellona durante la visita del Papa. Ovviamente, sono andato a curiosare: sia le proteste contro, che l’evento in sé della visita.

Per quanto riguarda le prime, mi ha colpito molto la forza di alcuni slogan, che come si suol dire gliele cantavano senza nessun tipo di riserva o timore reverenziale. O senza la paura che la polizia, più che discreta (anche se qui pare sia intervenuto il Mossos d’Esquadra), potesse intervenire per il solo fatto che fossero volgari. C’era peraltro anche la sensazione che i protestanti (brutto termine) non avrebbero mai e poi mai sconfinato al di là della propria zona, né tirato alcunché.

Caso nel caso, sono capitato anche all’uscita di scena del Papa, quella proprio Cattedrale-aeroporto, senza papamobile. Lì pure c’era una protesta, ma molto più sgangherata e improvvisata. Qui addirittura mischiatissima con la gente che invece applaudiva e urlava qualsiasi tonaca che saliva sulle auto blu. Botta e risposta abbastanza cretini di “Papa sì” e “Papa no” da un lato e dall’altro, ma il tutto aveva una dimensione quasi ironica, non di “scontro”. Addirittura, si formavano dei mini-capannelli di discussione.

Sula visita, quantità surreale di poliziotti in strada, nel percorso della papamobile ce n’era davvero uno ogni 4 metri. La Sagrada Familia è poi un posto buffo per questo genere di cose (e anche buffo e basta), perché non ha un grande piazzale davanti, e chi voleva assistere se ne stava disciplinato a vedere un maxischermo su delle sedie nelle viuzze laterali.