bookmark_borderCose impossibili in Italia

C’è una moda nei playoff NBA da qualche anno, ed è quella di vestirsi tutti dello stesso colore per incitare meglio la squadra, insomma creare un certo clima. Che io sappia se la sono inventata a Miami questa cosa, vestendosi tutti di bianco.

Io molto umilmente suggerii di fare una cosa del genere anche a Roma, 4-5 anni fa, mandandogli un’email. Due giorni dopo uscì il comunicato che avrebbero distribuito le magliette. Se fu davvero una mia idea non lo sapremo mai, ma questa comunque è un’altra storia.

La cosa notevole, della storia di Miami e di tutte le squadre NBA che poi hanno seguito l’esempio, è che le magliette non vengono distribuite in un clima di aiuti alimentari, ma sono già appoggiate sulle sedie. Uno arriva e si prende la sua, fine della storia.

bookmark_borderCose impossibili in Italia

La settimana scorsa, come si saprà (non si parla d’altro), è stata inaugurata la Cars Land a Disney California Adventure, in pratica il secondo parco Disney in California.

Per la grande affluenza l’attrazione di punta, Radiator Springs Racers, ha raggiunto anche le 4 ore di coda. Finita la coda iniziale, finite le corde per la coda aggiuntiva, il resto della fila è stata segnata a terra con del nastro adesivo giallo. E la gente sembra abbia rispettato questo nastro adesivo giallo, che non era solo una striscia gialla che andava allontanandosi da un punto, ma rigirava anche su se stessa, come è tipico delle file nei parchi per sembrare più corte.

bookmark_borderBandiere al contrario

In un recente viaggio negli Stati Uniti ho notato una notevole quantità di bandiere al contrario, e qualcosa del genere mi era anche sembrato di aver visto da prima, ad esempio sulle tute degli astronauti o nelle divise militari. Perché? La risposta l’ho trovata qui, ed è nell’idea stessa che si ha della rappresentazione della bandiera, che cioè deve essere un bandiera reale, sventolante nella direzione di marcia.

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bookmark_borderFor the organizators

Dopo #salvaiciclisti ho capito che tutto è possibile quando si parla dei numeri delle manifestazioni, e che si riesce a perpetuare l’imbroglio “per dieci” (o “per venti”) anche in caso di numeri piccoli. 50.000 persone in bici, ipotizzando anche un blocco fitto fitto di 100 bici a coprire tutta la larghezza della strada (e non c’era un blocco fitto fitto) significa arrivare a un chilometro di lunghezza, qualcosa in più dei 50 metri scarsi e non fitti che c’erano.

Comunque, ora sono a New York e mi sono imbattuto in una maniestazione di Occupy. A un certo punto del percorso, c’era un tizio aggrappato a un palo che contava la gente che passava. Credo rientri in quella mania anglosassone di organizzare file e procedure, ma era consolante vedere applicato un metodo semi-scientifico in quello che è da sempre il terreno dei “grande imbroglio”.

Altra cosa da rilevare è che la manifestazione non aveva niente di ostile. La gente andava sul marciapiede, e passava rasente ai poliziotti che non avevano nessuna protezione aggiuntiva. Non c’era poi la corsa alla scritta sul muro, avrò visto al massimo 3-4 fogli attaccati su alcune vetrine.

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bookmark_borderGames Bids

Su GamesBids si può seguire tutta la faccenda dell’assegnazione dei Giochi Olimpici del 2016.

Dànno in testa Chicago, secondo il loro Bid Index, ma Madrid è organizzatissima e ha praticamente già stampato i biglietti, anche Rio sembra non essere da meno, e ha prodotto questo bellissimo video. Tokyo sembra effettivamente un pochino più indietro, ma in questi casi non si sa mai.