Succedono cose strane negli uffici del marketing. C’è una macchina del caffè che ha Alexa di Amazon integrato, ma per qualche motivo non è stata pubblicizzata come Alexa che adesso fa pure il caffè. Seppure il punto di partenza era la macchina del caffè, il concetto non è stato espresso neanche in quello che chiamano copy. Gli è stato preferito “Reinventa la tua coffee experience” e “Benvenuto nel futuro”.
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bookmark_borderTu falla ridere perché
Il Louvre fa un gioco di parole sul sorriso della Gioconda, per annunciare la riapertura estiva dopo il primo confinamento. Credo che non l’avessero mai fatto, per evitare l’associazione obbligata Louvre-Gioconda, ma questo era indubbiamente un buon momento.
bookmark_borderUn mattoncino alla volta
Il marketing è ancora vivo.
bookmark_borderCome fare un film
Una delle pubblicità più belle mai viste, questa di Canal+, più che altro perché a livello cartellonistico non è la solita cosa che guardi in un secondo, ma ci vuole tempo.
bookmark_borderLe arance fanno bene
bookmark_borderResponsibly
bookmark_borderMarketing d’attacco
Si stanno iniziando a vedere in giro delle promozioni del tipo: per ogni x acquistato, doniamo y a quest’altro.
È la versione evoluta e aggressiva dell’abbinamento benefico generico. Più che altro, si rende ancora più squallidamente preciso e puntuale un ipotetico senso di colpa che dovrebbe prendere se poi uno non compra quella cosa. Cioè: tu industria di scarpe non doni la ventesima ciotola di riso perché ne sono state comprate, in scarpe, solo 19? Stai dicendo che è colpa mia?!?
Senza fare troppe morali, il rischio è poi di arrivare a una specie di corsa al rialzo, a chi offre di più per questo o per quello, con tutte le possibili distorsioni intrinseche del meccanismo, e annacquando in sostanza il concetto di beneficenza.
bookmark_borderSarò breve
Spot corti sul canale TVN.
bookmark_borderStare avanti
Notevole la campagna pubblicitaria di Courrier international, che sarebbe l’Internazionale francese in pratica.
bookmark_borderL’altro era inarrivabile
Comunque, altro colpo di Heineken sul fronte delle pubblicità-scherzo.