Disney

Pensavo fosse una cosa solo dei sudamericani, o degli spagnoli, i campioni mondiali della storpiatura delle parola a loro piacimento e pronuncia. E invece anche i francesi dove possibile tendono a dire “Disney” invece di “Disneyland”.

Ad esempio dicono “Golf Disney Bonjououour”, quando c’è scritto ovunque che si chiama Golf Disneyland. Mi sembra come se uno chiamasse la Coca-Cola e gli rispondessero “Buongiorno, Coca”, o McDonald’s e dicessero “Buongiorno, Mac”, o l’Alfa Romeo e dicessero “Alfa, buongiorno”. Insomma, si è capito.

Il problema è che la cosa è più diffusa di quanto si creda. “Da quanto lavori a Disney?”, dicono, mai a Disneyland. Curioso poi che non sia neanche The Walt Disney Company l’azionista di maggioranza del parco, anche se ci ha messo sopra recentemente un miliarduccio di euro. E se dici Disneyland sembri un parvenue, qualsiasi cosa questo significhi.

C’è poi la tendenza a chiamare Disneyland, anche quando si vuole inequivocabilmente riferirsi al luogo, come semplicemente “le Parc” (il parco). Se uno deve dire che prima lavorava negli Studios (c’è anche una stretta minoranza che lo chiama Parc 2, ma lì siamo più in fase da walkie-talkie), e ora nel parco, dirà appunto “dans le Parc”, e mai a Disneyland, anche se è abbastanza sensato perché a quel punto Disneyland si intende riferito a tutto il complesso.

Però resta il fatto che per un motivo o per un altro nessuno dice mai Disneyland. Che si parli di attrazioni preferite, di spettacoli, di soldi o chissà che altro, dicono sempre il parco. Oggi poi ho perso l’occasione della vita quando hanno telefonato al golf chiedendo informazioni sul parco (capita abbastanza spesso perché il golf esce misteriosamente prima sulle pagine gialle), e l’hanno chiamato “Euro Disney”. ‘Mmmmmmh… si chiama Disneyland Paris’, clack.

Post di qualche tempo fa, inserito adesso perché il blog era rotto

Commenti

  1. Credo che parlino di Disney proprio perché qualcuno è ancora rimasto al vecchio nome Euro Disney. E forse per molti Disneyland Paris è troppo lungo. Forse anche perché per i francesi Disneyland Paris è Disney, cioè tutto ciò che Disney rappresenta per loro. Quando parli di Disney, a un francese viene subito in mente il resort, prima ancora che i film, anche quelli di maggior successo. Ma forse la ragione principale è proprio il fatto che i francesi tendono linguisticamente a semplificare e accorciare ogniqualvolta sia possibile. Se si pensa che “ne t’inquiete pas” viene ridotto dal 95% dei parlanti a “t’inquiète”, mi sembra che la riduzione di Disneyland Paris a Disney segua la stessa logica. Dopodiché, non è così curioso che The Walt Disney Company non sia l’azionista di maggioranza di Euro Disney Associés S.C.A. Anche a Hong Kong e a Shanghai, dove nella prossima primavera aprirà un nuovo resort, Disney possiede solo una quota della società gerente. A Tokyo, invece, non possiede nulla. La società Oriental Land è interamente giapponese e, in cambio della prestazione di servizi in termini di concezione, ideazione e inquadramento nella gestione di tutti i contenuti, la Walt Disney Company riceve solo royalties su ingressi, cibo, bevande e merchandise. Business is business, dopotutto.

    1. Credo a tutte le ragioni sulla tendenza dei francesi ad abbreviare, tranne alla prima, cioè che c’entri qualcosa il vecchio nome Euro Disney.

Rispondi a Ale Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *