Come sta il parco

Bene, anche se per altre cose da fare finora l’ho girato molto poco. Certo, andandoci più e più volte ti cade l’occhio maggiormente sulla mattonella staccata, o sulla luce che non funziona. Sarebbe bello anzi fare una ricognizione a tappeto di tutte queste cose una volta per tutte, più per gusto statistico sul decadimento temporale che per poi effettivamente ripararle.

C’è poi sempre la parte ovest di Frontierland da tempo un po’ abbandonata, e anche la ristrutturazione fino a fine aprile di Indiana Jones ha reso meno interessante quella zona. Curiosamente, a molti Indiana Jones piace, addirittura non ricordo chi diceva che fosse la sua attrazione preferita.

A Discoveryland così come a Fantasyland tutto a posto. Credo di poter confermare che ora riescano a non chiudere prima il solo Peter Pan a causa di Disney Dreams!, ma tutta l’area sì. Questo è il principale sbilanciamento del parco, ma si saranno fatti i loro conti tra il dover chiudere anticipatamente ristoranti e negozi di quelle parti e tenere più gente concentrata fino alla chiusura.

Certo, c’è da dire che tutto il parco, organizzativamente parlando, è influenzato da questo spettacolo, e quindi inevitabilmente anche l’economia fuori dal parco lo è. Mi piace pensare che a partire del centro commerciale della cittadina accanto al parco e via via fino ai ristoranti di Parigi (quella città più grande a ovest del parco), sono in forme via via inferiori influenzati dal fatto che più gente rimane fino alla chiusura del parco.

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