Manifestazioni

Mi è capitato di finire quasi in mezzo a una manifestazione a Barcellona, ma non ho capito bene per cosa fosse, anche se dai pochi cartelli e dai toni sembrava piuttosto generica, tipo “contro il capitalismo”. Poi cercando dopo ho capito che dovrebbe essere stata contro la ristrutturazione di una strada, a Burgos.

Quello che mi ha colpito è che la dinamica manifestanti-polizia era abbastanza sobria, seppure animata da tizi semi-incappucciati che lanciavano qualche oggetto. Però questi tizi non avevano caschi. D’altra parte, per le blande reazioni della polizia, che più che altro difendeva un palazzo (quindi grosse corse non avrebbe potuto fare), una parte della gente si spaventava molto, e correva come fosse inseguita dai tori (ok, cattivo esempio).

Niente lacrimogeni, niente cariche con le camionette, niente fuochi. Giusto una mezza vetrina infranta, due scritte, e pochissimo altro. Dal punto di vista del contatto fisico, hanno fatto quello che dovevano fare per rinnovare la dinamica tra manifestanti e polizia, e basta.

Non che dietro ci abbia visto una chissà quale differenza sostanziale nell’interpretazione dei ruoli in campo, tipo che sono più civili o chissà che altro. Certo che sono anche tutti più civili (i manifestanti in primis, la polizia agisce a ricasco loro), ma il punto mi sembrava quello di un’evoluzione cronologica differente.

Erano così perché erano in quella fase storica esatta del rapporto tra manifestanti e polizia, in un momento “giovane” che non è detto che un domani non possa anche degenerare, introducendo caschi e quant’altro. Però è possibile anche che non degeneri, e che vada in direzioni storiche differenti, più anglosassoni e meno mediterranee come in Italia, dove peraltro i problemi di civiltà di base dipendono dalla dominazione spagnola del passato. Insomma, è tutto complicato.

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