Un film solo di case

La vera conoscenza del mondo è nelle case. Se solo fosse possibile entrare in tutte le case, si imparerebbero molte cose. Sono finito in una casa strana, in un posto abbastanza sperduto in Spagna. Uno poi pensa all’architettura, che a volta fa la sua parte (qui era come la casa del film Volver), ma anche quello che si fa della casa è importante: gli oggetti all’interno, eventuali stanze o aree date in affitto e a chi, come è divisa e quali parti vengono usate e come.

In questo caso siamo vicino al mare, e c’era quasi un’idea di tematizzazione marina (e io sono sensibile alle tematizzazioni, e ad eventuali idee che ci sono dietro), con reti, conchiglie e barchette che sbucavano da varie parti. Alcune porte erano una tavoletta di legno vecchio, e si chiudevano solo incastrando un peso (una boa) con un filo a un pomello esterno. Il bagno con la doccia aveva il pavimento fatto di pietre, come se fosse una doccia direttamente al mare. C’erano poi anche vari piani, che non guasta mai, uniti da scale un po’ leggerine ma attaccate a una struttura di legno dal profilo irregolare.

Poi terrazzi di vario tipo, sedie comode, ampie vetrate e una cucina moderna e funzionale, che pure non guasta. Perché sembra poi che se si va sull’esotico rustico ci stia quasi male qualcosa di costruito in questo secolo. Invece no.

Se anche lì arriva a esserci una casa così, chissà quante ce ne sono in tutto il mondo.

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