Un nuovo inizio

Nonostante una fila in aeroporto che si è bloccata davanti a me per un tipo che aveva problemi con i documenti, la fila ai controlli che si blocca davanti a me perché un bagaglio rimane incastrato nel metal detector, la fila per comprare un adattatore perché dei tizi davanti a me stavano comprando delle telecamere, la buona notizia è che per qualche motivo mi hanno messo nelle altre residenze, quelle “belle”, più spaziose e a soli 10 minuti di autobus dal parco.

Non sembra in realtà molto diversa dall’altra, perché sempre di stanza doppia si parla. In più c’è però un vero salotto con cucina, e le due stanze. C’è quindi un coinquilino temporaneo come me, al tredicesimo contratto, e altri due dall’altro lato. Credo che queste residenze si siano liberate perché hanno finalmente mezzo cacciato altri cast member storici che vivevano qui da quando Topolino aveva solo i pantaloncini (teoricamente nelle residenze si può stare massimo sei mesi). Dall’altro lato però c’è uno che sta da qui da tempo, e un altro temporaneo non ancora visto.

Ho provato anche a entrare timidamente nel parco, sia dal backstage dicendo che avevo un contratto da domani (“no no, domani”), sia dai tornelli con il mio abbonamento parziale, ma era giorno “rosso”. Già lo sapevo ma magari erano nel frattempo cambiate le date. Per un lampo ho anche pensato di passare dall’uscita, forse non era impossibile, ma poi mi avrebbero cacciato con ignominia.

La nuova sistemazione subito fuori dall’ingresso per ora non mi piace. Invece di entrare come si entra in una piazza, come era prima, sembra che gli ospiti uscendo debbano fare un percorso unico, più lungo e passando per forza di fronte al nuovo mega-negozio (toh) World of Disney (che pure non mi piace), e in parte dentro al Village, dove non si entra più dove c’è scritto Bienvenue. Insomma, un po’ da rivedere, comunque se ne riparlerà, così come ci saranno le solite foto e tutto il resto, ma ora la connessione è un po’ di fortuna, perché è nel McDonald’s dove c’è proprio scritto nella schermata che puoi sì utilizzarla, ma se serva il tavolo a qualcuno che mangia te ne devi andare. Ovviamente è pieno, e mi aspetto da un momento all’altro un “s’il vous plaît, s’il vous plaît”.

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