I cinque segni

Sul sito delle Olimpiadi c’è una sezione dedicata al linguaggio dei segni, con diverse parti tradotte in questo modo.

Che poi viene da chiedersi che se uno è sordo non dovrebbe avere problemi a leggere il sito, però credo faccia parte di quella logica di coprire il 100% delle le situazioni possibili, costi quel che costi.

E questo ci porta a parlare di Disneyland… no, questa volta no, però vedere le Olimpiadi come se fossero un parco divertimenti (non solo il Villaggio Olimpico inteso come luogo chiuso e protetto, ma anche i terreni di gioco, e i luoghi delle gare, e per quanto possibile anche sbirciare quanto cambi la città in quei giorni) può essere un taglio interessante.

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