Ricchi dentro

In una forse troppo dozzinale divisione tra le persone, diciamo che come stereotipo trasversale qui ci vengono i “ricchi”. In realtà, organizzandosi un po’ ci possono venire anche i “non ricchi” (à propos).

Comunque, c’è da dire che questi ricchi sono simpatici. Uno magari pensa all’arricchito cafone, ma in larghissima parte quelli che vengono qui sono gentili ed educati, ma a volte anche molto. Insomma, rivalutiamo i ricchi, che fanno anche un po’ tenerezza in un mondo in cui peraltro hanno tutti contro.

Forse però la cosa che volevo dire è che, ricchi o non ricchi, più in generale è  interessante notare piccoli dettagli nella micro-finestra che si apre quando vengono da te, per arricchire la propria enciclopedia umana rispetto a mondi e culture lontani, come si suol dire. Che poi sarebbe anche la bellezza di guardare il Grande Fratello, inteso come esperimento sociale e prima che diventasse una pagliacciata.

Già, ma quali sono questi dettagli? In realtà piccole cose, come si diceva, sfumature inafferrabili di comportamento che per contro denotano una certa omogeneità nei comportamenti, che forse è la vera cosa che incuriosisce. Il grande mistero però è un altro: perché, sotto Natale, nessuno chiede un pacchetto regalo?

Aggiornamento attrazioni: forse su Crush’s Coaster è meglio partire di fronte, anche se probabilmente i giri a un certo punto hanno un che di casuale. Oggi per esempio sono partito davanti e sono arrivato girato, l’altra volta partito e arrivato girato. Comunque partendo davanti si apprezza di più tutta la prima parte.

Alla miliardesima visita mi cade sempre di più l’occhio sui dettagli. Ad esempio nella Discovery Arcade c’è una piccola esposizione di giocattoli d’epoca.

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