Attrazioni

[singlepic id=234 w=240 h=180 float=left]Per colpa di aerei atterrati senza carrello, aeroporti chiusi e cose varie, l’Amica appassionata di parchi non è più partita subito. Mi sono sentito come in A.I. quando al bambino viene permesso di rivedere la madre per l’ultima volta.

E così altre 6 ore a girare e soprattutto a parlare di parchi. In realtà forse 15 minuti, alla fine, avremo anche parlato di quelle cose che si dicono le persone all’inizio quando si conoscono, e di altro. Ad esempio c’è una polemica in corso su chi abbia inventato la pizza.

Rifacendo di seguito Phantom Manor (lei aveva onestamente paura e avrà tenuto gli occhi aperti per il 20%), Pirati (con foto strana al punto foto) e Big Thunder Mountain mi sono ancora di più consolidato nel convincimento che c’è proprio una differenza tra le cose come si facevano una volta e adesso. Tutti gli Studios, in blocco, sono probabilmente un esempio di questo.

Ho capito anche che forse noi siamo un po’ più guasconi rispetto alla Florida, una specie di imitazione, seppure realizzata a regola d’arte. C’è però qualcosa in alcuni micro-meccanismi interni che è anche legato a una certa “cultura dei parchi” nata lì, e più consolidata che in Europa.

In realtà poi molte cose io purtroppo semplicemente non le so perché la formazione è direttamente proporzionale alla lunghezza dei contratti.

Molto diverso, e molto più godibile, il parco dopo Halloween. In 48 ore sono scomparse le (poche) decorazioni e via con alberi e cose varie natalizie. C’è poi qualche cantiere qua e là, ma è il prezzo che bisogna pagare per restare aperti 365 giorni all’anno.

Ho pensato poi qual è il problema con Crush’s Coaster, è che la gente lo rifà. Bisognerebbe escogitare qualche meccanismo per tutelare le “prima corse”, tipo uno scontrino che viene strappato o qualcosa del genere. Oppure, mettere semplicemente un FastPass, in qualche modo si potrà fare, nonostante l’infelicissima concezione della coda.

Chiusa la casa, sono stato semi-richiamato per non aver pulito bene “la mia parte”. In realtà era onestamente pulita, non erano state tolte alla morte alcune macchie consolidate nel frigorifero e sui fornelli, anche alla luce del fatto che comunque Coinquilino sarebbe rimasto lì. Quando ho ripulito, dopo non hanno neanche ricontrollato.

Poi sono andato in quella città a ovest di Disneyland che si chiama Parigi, e adesso sono in treno tornando. Ho risolto parzialmente un vecchio dilemma: se i treni all’estero sono sempre puntuali, e in Italia sempre in ritardo, cosa succede per quelli che attraversano il confine? Semplice, in entrata aspettano svariati minuti a Modane, come è appena successo. In uscita, resta il mistero.

Non è ancora l’ultimo aggiornamento, poi ci sarà spazio per le temute “considerazioni finali”.

Un video sui 15 anni, anche qui molto “cose” e poco attrazioni (l’anno prossimo siamo a 20 anni):

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