Nel paese delle meraviglie

[singlepic id=49 w=240 h=180 float=left]Ancora al giorno zero, perché il lavoro inizia domani. In pratica sono nella residenza messa a disposizione di noi cast member. Il posto è un tipico campus, con casettine, campo da basket e altri accessori. Verrebbe da dire che sembra di stare a Disneyland.

La residenza è a sua volta inserita in un quartiere di nuova formazione. Incredibile notare come la roba Disney arrivi molto lontano rispetto al parco in sé, tra nuovi quartieri, centri commerciali, hotel e campi da golf. Se ne riparlerà.

Prima una serie di trafile burocratiche, fatte nella sede centrale di smistamento di quelli che arrivano. Quando ho visto un autobus lì fuori è tramontata ogni idea di andare a prendere un caffè con i capi. Siamo ancora molto in una cosa di gruppo, praticamente diventi amico di quelli che sono nelle varie file con te, salvo poi quando si hanno in mano le chiavi dell’appartamento ognuno va per la sua strada.

Io, per inciso, per non saper né leggere né scrivere sono andato al parco, da utente, forte del mio abbonamento. Ma prima volevo dire che ho un coinquilino, un tipo abbastanza trainspotting, con le pareti piene di poster rigorosamente non-Disney. Lo chiamo “bilanciamento emozionale”. In realtà, ha anche molti oggetti Disney. Sta qui da molto tempo, e mi fa usare la sua connessione internet, perché addirittura ne ha una personale che arriva fin dentro casa (altrimenti, schede da acquistare per il Wi-Fi, che però gira voce non funzionino benissimo). Mi è sembrata strana come cosa, anche da un punto di vista pratico, perché qui siamo davvero a metà strada tra essere ospiti e avere una nostra propria vita autonoma, ma anche di questo se ne riparlerà.

[singlepic id=50 w=240 h=180 float=right]Il parco, si diceva. Chiaramente è già tutto molto agghindato per Halloween, e a questo proposito c’era una cosa che mi incuriosiva. In pratica, oggi e in altri giorni ci saranno delle feste con un biglietto speciale e un braccialetto, che però iniziano alle 17, mentre il parco chiude alle 19. Che fanno – mi chiedevo – delle zone speciali con gli show, mica andranno in giro a cercare la gente senza il braccialetto? Chiedo al tipo al tabellone dei tempi di attesa:

– ma oggi c’è la festa, che però inizia alle 17. Come fate, ci sono delle zone speciali o chi non ha il braccialetto deve uscire?
– il parco chiude alle 19, dopo quell’ora facciamo dei giri e chi non ha il braccialetto non può stare
– e se  uno si nasconde?
– li troviamo, giriamo sulle attrazioni, nei ristoranti, nei bagni, conosciamo il parco meglio di te
– (non-cre-do) ah ok, quindi fate proprio così
– sì, poi se entri in un ristorante o in un’attrazione ti chiedono subito il braccialetto

Vanno in giro a cercare la gente senza il braccialetto quindi, che sarebbe come se in un corteo mi mettessi a cercare, che so, quelli col casco (ok, cattivo esempio). Comunque, con il tipo del tabellone dei tempi di attesa siamo diventati amici, perché gli ho detto che da domani sarei diventato un cast member.

Attrazioni fatte: Space Mountain – Mission 2, che ormai faccio più che altro per vedere se tutto funziona; “it’s a small world”; Les Voyages de Pinocchio; Blanche-Neige et les Sept Nains; Pirates of the Caribbean; Indiana Jones et le Temple du Peril.

[singlepic id=64 w=240 h=180 float=left]La chicca del giorno: se a metà di Main Street, dove la strada si allarga, vi avvicinate al palazzo con scritto “piano lessons”, si sente un tipo che si esercita al piano, e ogni tanto la maestra lo rimprovera.

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